E appollaiato sul lettone me ne sto.


E sì, già. Io penso al letto, il posto magico, compagno di avventure e di sventure.
E sprofondando in tanta morbidezza, Tra il caldo del plaid e il cuscino morbido, i miei pensieri distonici sono di una durezza granitica. Aspri come solo i limoni acerbi sanno essere. E proprio assorto sul letto, il pensiero era rivolto a Dio(anche se non ci credo), al modo di creare degli ottimi individui e di rovinare tutto con l'incedere della vita. Tutti partono belli e la vita l'imbruttisce. La vita cambia, e cambia pure le persone e le persone diventano ciò che vivono. E tutto il male vissuto, glielo leggi nei non sorrisi, nella spensieratezza persa e dalla non voglia di rischiare, di chiede affetto e di urlare che hai bisogno d'amore. La vita è l'inferno e la morte il paradiso, questo è il cinico pensiero partorito, in una mattinata svogliata, immerso nel lettone.

  • Digg
  • Del.icio.us
  • StumbleUpon
  • Reddit
  • RSS

1 commenti:

sab ha detto...

Ogni fenomeno dell'universo è vita e morte, è il ritmo, è la natura, l'oscurità e l'illuminazione, perché sia vita c'è bisogno di entrambi gl'ingredienti

Posta un commento