Quando sei nata...


Era un giorno strano, avevo preso un giorno di ferie ed ero impaurito. Pieno d'attesa e di domande senza risposte, come se non fosse la cosa più naturale del mondo. Stavo li, fuori ad attendere insieme ad uomini tutti d'un pezzo e già vissuti a dovere. Io sbarbato, con gli occhi sgranati e senza barba, seduto sguaiatamente in un angoletto della sala d'attesa e nessuno credeva che fossi tuo padre, magari uno zio, o forse un cugino, ma non tuo padre. Se lo saranno chiesti in molti che ci faceva un ragazzo solo, in una sala d'attesa per nascituri... e immaginavo come saresti stata: come sarebbero stati i tuoi occhi... se potevi già vedermi... e quando sono stato chiamato, l'hanno fatto tre volte... "Signor Manzo... Signor Manzo... Ma c'è Manzo?",Con un filo di voce ho detto: "Sì, sono io"... non sono abituato ad essere chiamato signore e forse l'unico giorno in cui mi sono sentito davvero signore e quando t'ho vista e quando mi hai stretto il dito nella tua manina. L'amore è questo, è solo questo, tu. Ti adoro Chiaretta, per sempre.

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1 commenti:

sab ha detto...

Hai la capacità di arrivare al cuore

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