Ritengo opportuno scriverlo adesso, prima del Natale, prima che tutti elargiscano dolcissimi convenevoli e falsi perbenismi. Questo Natale lo voglio onesto e poco benpensante. Tirando fuori i veri sentimenti, quelli più genuini, quelli non finti. Ed è così che il mio pensiero per Natale non va alle persone che amo, ma alle persone che mi sono indigeste. Questo tenero pensiero va ai cretini che mi circondano, a quelli che mi sottopagano da anni. Va alle persone amate che non mi hanno rispettato. Va alla disonestà imperante degli amici, parenti, datori di lavoro e persino dei genitori. Va al tabaccaio sotto casa che non saluta mai. Va a quegli autisti capitolini dal vaffanculo facile. Va agli ausiliari infami del traffico, e in fine va a tutti quelli che non hanno mai un sorriso per nessuno durante la giornata... A tutti voi auguro un Natale triste, da ricordare sopra la tazza del cesso a S.Stefano. Auguri.
Ps: Mi scuso se ho dimenticato qualcuno...

Forse questa cosa, che a trentatré anni ci si accorge di avere sulle spalle il peso di un mare di colpe, proprie e altrui, vere o presunte, magari ha dei precedenti d'eccezione, ma non mi fa sentire meglio.
Io ho un paio di colpe che forse non sono così gravi, ma se continuo a sentirmi così, per pasqua mi faccio inchiodare a un legno.

Sono quelli pensati, appena sfiorati o sussurrati,
si fermano prima del limite superato.
Sul finire di giornate stanche e sudate,
aspettando il ritorno di labbra adorate e seccate dal gelido vento
che spazza via i timori di pavidi cuori,
arrivano lievi come pensieri di coccole mai nate,
gemono invano come capricci rifiutati..
Sono quelli sognati e sospirati e lasciano dentro un peccato espiato,
o forse solo mancato.
Li senti affiorare nel giorno più' buio di quel per sempre raccontato.
E respirare, finalmente, accanto all'unico angelo da amare o anche solo abbracciare.
Perché dannata te, tra il dire e il fare ci sono le tue labbra, quelle che non ho mai baciato.

Come si può reagire alla fine di un amicizia?
Beh su questo posso dire di essere un esperto,
ho più ex amici che amici attuali, forse non ne ho.
Gente che ti dice una cosa e poi ne fa un'altra.
Ti delude in un certo senso e non me lo sarei mai aspettato,
però è andata così, ogni cosa va come deve andare.

E poi ti guardi intorno: Vedi facce, sorrisi, baci.
Vedi gente che passeggia mano nella mano per la strada.
Vedi occhi che si guardano.
Gente che mangia felice sui tavoli di un ristorante.
E poi ci sei tu che li osservi e che non vivi tutto questo.

E sono giorni come questi, o queste facce a farmi dire questo. Che la solitudine è meglio di una compagnia sbagliata. Ci si fa del male a stare insieme per lo stare insieme. La vita è scegliere, poter scegliere e nulla più. Anche scegliere di stare con qualcuno perché ci si sta bene, o scegliere se stessi come soluzione. Se così non è, allora che senso ha stare con qualcuno? Ho consumato tempo e sentimenti a cercare affetto, coccole e amore... e non ho una risposta per tutto purtroppo, ma su la solitudine ho la mia idea, ho la mia esperienza.

Non mi sono mai sentito protagonista neppure della mia vita,
come se fossi sempre stato un dettaglio o comprimario di ogni luogo,
situazione o persona che abbia incrociato sul mio cammino.
Non andrò oltre, prima che pensiate che queste poche righe parlino di me.

Pensavo alle storie vecchie e attuali. A come le cose son cambiate, e a come stanno peggiorando. Un tempo conoscevi una ragazza, ti baciava, ed'iniziava una storia. Adesso, ti bacia, ma la storia non inizia. lei ha già un'altro, e tu arrivi solo come biscottino consolatorio dato al cane quando porta il giornale al padrone. Un tempo dopo che ti aveva baciato tu eri il suo ragazzo, e sapevi che i sabati li avresti passati con lei. Adesso se tutto va bene esce con te solo se gli amici sono tutti indaffarati, se il tempo lo consente, se la temperatura è di suo gradimento, e solo a quel punto che ti puoi considerare invitato ad uscire con lei. Un tempo, sapevi che dopo il bacio eri il ragazzo ufficiale almeno per un'anno. Adesso non sei il ragazzo, e se tutto va bene, hai qualche settimana di inciuci, coccole e sesso rubato a tempo perso. E poi ti sentirai dire che ti sta pensando, valutando e che è confusa. E' proprio vero, fottetevi donne, se ancora di donne trattasi.

E ci penso e ci ripenso da giorni: Tutto inizia appena entro a casa, e mi chiudo la porta alle spalle. Mi dico che sono cambiato, che sono metallico, assente e distante da tutto. Freddo come il metallo e velenoso come l'arsenico. Percepisco un'aria fredda intorno a me, e dentro quest'aria mi sono freddato anch'io. Il mio sguardo è inespressivo, evito gli sguardi altrui e cammino a passo veloce. Non degno nessuno di un minuto del mio tempo. Proprio io che per natura e per credo, tengo la porta di casa sempre aperta a tutti. Che mi dilungo a chiacchierare con chi è totalmente diverso da me, dai miei principi, dai miei gusti sessuali e dal colore della pelle. Non ho mai negato nemmeno un caffè ai testimoni di Geova... Non credo più all'amore, non credo più alle spiegazioni campate per aria o a promesse fatte alla buona. Evito le donne, evito il loro sguardo e non faccio nulla per piacere. Non ci provo, lascio stare, nella totale convinzione che tanto non cambierà niente. Che una donna vale l'altra. Suvvia, è inutile far finta di niente... l'amore è un prodotto a scadenza. E' solo una mera questione di tempo -avvolte anche breve- e ti sentirai dire o scoprirai cose che ti faranno male. Adesso mi fermo un'attimo prima, un secondo prima di starci male. Non amo più la sensazione di avere le farfalle allo stomaco, non amo più convincermi che forse ho capito male, ho visto male, ho letto male. Non credo più nell'amore, non credo più alle donne.

1- Il trio medusa.


2- Serata a S.Lorenzo.


3- Fine di un sabato sfranto a S.Lorenzo.

Quando si parla di amicizia si dice spesso, pochi ma buoni...
Io per pochi intendo questi due.

Quando due cuori hanno velocità diverse non sono fatti per correre insieme.

I bilanci non sono mai buoni, portano con sé amarezza e delusioni.
Il mio è un periodo di bilanci e di scelte.
Avete presente quando non sapete che rispondere alla fatidica domanda:
"Cosa farai da grande?". Ecco, a tale domanda mi bolle la bile nello stomaco.
Vorrei cambiare, vorrei altro, ma poi dopo?
Sto in guerra con me stesso, tra l'immobilismo fisico e la testa che viaggia...
Il risultato è una via di mezzo, né carne né pesce, e le vie di mezzo sono coiti a metà. La vita è tutto o niente, devo auto imparare sta lezione!
Questo post lo dedico a tutti quelli che vogliono cambiare e non ci riescono.
Buona giornata a tutti.

Qualcosa non quadra... ho gusti particolari, anzi particolarissimi.
Amo le donne con un'accenno di pancetta. Mi piace se hanno il culo un po grosso e vi dirò che pure un po di peluria qua e là non mi dispiace.
Le amo poi se sono donne qualunque, tipo acqua e sapone. Le stangone in lucido sopra i trampoli non mi suscitano alcunché. E poi mi piace la donna allegra che si spara un bigmac con me senza calare in depressione. Insomma, la donna camionista e rozzetta mi attizza come pochi, e lo dicevano pure i latini: "de gustibus non est disputandum"... beccatevi sta perla di saggezza delle 09:00 del mattino!
Donne è arrivato l'arrotino... no! Donne è arrivato Riccardino ♥

A destra e manca si leggere, o si sente dire, che nella vita come nell'amore bisogna dare senza pretendere di ricevere. Francamente penso che sia una stronzata epica. Tutti hanno bisogno di ricevere coccole, e per tutti intendo nessuno escluso. E in questa logica di pensiero, nessuno si può permettere di dare senza ricevere. E se non ricevi, sai bene che ti consumi fino all'ultimo cercando di essere perfetto/a, di essere l'uomo/donna più carino/a, educato/a e attento/a, ma ti accorgi di stare solo/a. Perché tanto è quella la fine che si fa solo a dare, si resta con un pugno di mosche in mano. E ne vogliamo parlare del dopo? Magicamente la stessa persona che non ti ha mai dato, dispensa coccole e attenzioni nei confronti di qualcun'altro che perlopiù definiamo 'STRONZO/A'. Ne deduco che se una persona non ti da mai, non ti ama e se sta con te è perchè al momento non c'è nulla di meglio. Non date se in cambio non ricevete la stessa moneta sonante... altrimenti siete coglioni!

Quando ami qualcuno senti il desiderio di ubriacarti del suo tempo.

Stasera pensavo a quanto sono scaduto nel ridicolo. A quanto tempo ho butto in cose inutili o di poco conto. Il mio cruccio è che dedico troppo tempo a persone che non meritano. Voglio ritornare alle miei vecchie passioni, leggere le cose che mi piacciono, stare ore a studiare montaggio video e tecniche di programmazione. Il tempo perso è tempo triste che non ritorna! In quel tempo puoi fare cose interessanti e puoi dedicarti a chi ti pensa almeno una volta al giorno. Magari sarò un pò più analogico, ma la mia versione analogica vi giuro è ottima, e chi mi conosce lo sa.
Ah dimenticavo: chiedetevi sempre se ciò che fate vi rende felici, si vive meglio.
Ps: Il blog non lo mollo!

Oh so stanco, ma che dico... SFRANTO!
Vi regalo l'ultima elucubrazione da fine lavoro...
Notte a chi mi legge!

Quanti hanno quello che vogliono? Ah no! non voglio generalizzare, parlo per me: Io non ho mai avuto ciò che desidero! Tutto è sempre stato un compromesso: l'amore, il lavoro, gli amici e il divertimento.... è solo una costatazione di fatto!

Noi non siamo gelosi!

Certe giornate non si augurano nemmeno al peggior nemico...
Altro che ottimizzare i tempi, qui si spacca il secondo al decimo!
E cazzarola, domani solo coccole, cioccolata e qualcosa di buono da mettere
sotto i denti in compagnia della donna che mi piace!
E detto ciò si spancia sotto le pezze calde.
Baci, baciotti e bacini a tutti ♥

Non c'è che dire, ieri la giornata è stata da incorniciare e non solo per la serata passata a zonzo tra le vie del centro. Ma per un minuto in particolare: Il 45' del primo tempo, dove un mito chiamato Raul la buttava dentro ai nordici dell'inter mettendo così fine alla loro permanenza in champions! proprio in quel momento ho avuto un orgasmo come non mai! Cose che capitano, non perdetevela, amatela comunque...

Spirito di contraddizione. Amore per il paradosso.
Strani fino all'inverosimile. Incudine e martello.
Siamo diventati amici da poco, ma è tutto molto magico.
Sappiamo goderci la vita a modo nostro.

E poi capita che ci rimani male, quando ti accorgi che le lineette dell'orologio non sono mai allineate alle tue. Che i pezzi del puzzle non s'incastrano e la chiave non entra nel nottolino. Le tue latitudini non sono le mie, come del resto i paralleli. I fusi orari, anche quelli sono sfalsati e nemmeno il caffè è lo stesso che bevo io. E poi? e poi... ci rimani male.

Arrivano momenti nella vita in cui bisogna cambiare tutto e stravolgere le proprie convinzioni. Cambiare affetti, conoscere persone nuove, cambiare lavoro e il proprio punto di vista su tutto. Una volta un cliente asiatico mi ha detto: "cambia ciò che hai intorno e inevitabilmente cambi tu". Niente di più vero, e quelle parole risuonano assordanti da un periodo a questa parte. La vita è davvero ciò che ti gira intorno. E' intutile cambiare se il contesto non cambia, e premesso che le persone non cambiano, devi proprio cambiarle fisicamente. Voglio ristrutturare un po' tutto e tutto deve sapere di nuovo. E nella nuova veste qualcosa è gia cambiato, qualcuno se n'è già accorto, altri se ne accorgeranno.

E che gli devo dire? Fa buoni i tortellini, rassetta, lava e stira. Tutto qui!
Ma scherzo... e' mooooltoooo di più.
Sto post me serve pe scrocca na cofana di tortellini,
la prossima volta che vado a trovarla.

Non so come esprimere questa sensazione
Che fa solo una cosa,
Una cosa che non si sente, né si vede,
Qualche cosa di magico,
Qualche cosa di raro, di prezioso.
Questo è quello che provo per te,
E non si può esprimere con le parole.
Percepisco tutta la bellezza del tuo animo
Attraverso i tuoi sogni ed i tuoi desideri.
E farò di tutto per poter leggere la felicità
E la spensieratezza nei tuoi occhi meravigliosi.
Sarò sempre lì, accanto a te,
In tutti i momenti di gioia e di dolore
Ti prometto che sarò presente e premuroso
Per dimostrarti quanto sei importante per me.
TI AMO

Sono il prodotto delle mie delusioni. Chi viene dopo paga un prezzo, quello del mio passato. Ho perso una persona da un paio di giorni, mi piaceva, anzi mi piace tantissimo. La fottutissima paura di rivivere storie già vissute, di soffrire di nuovo e di essere pugnalato di nuovo alle spalle mi ha reso cieco. E nel non vedere, l'ho persa. Se solo sapesse quanto mi piace, quant'è stato bello coccolarla fino all'alba. Sentire la sua voce... Ma non ho scuse, non c'è la scusa della buonanotte, di un'oggetto dimenticato per sbaglio da tornargli per ricucire. Magari il vento gli porta il messaggio che vorrei dirle: "Mi piaci tantissimo e sto male male. Se potessi tornare indietro non risponderei così. Ho capito male, ma ho capito male per colpa dei miei sentimenti per te. se potessi riguardarmi negli occhi capiresti tutto il bene che ti voglio."

X Federica.

Premessa: ho sempre odiato Pippi calze lunghe! E' più forte di me, ho un'avversione per le persone chiare, specialmente se rosse. Da bambino mi mettevano paura e da grande mi è rimasta quest'idiosincrasia nei loro confronti. Ok, detto ciò, udite-udite: Ho sognato che facevo l'amore con Pippi... Sogno? Incubo? Boh, fatto sta che l'ho trovato addirittura interessante. Devo trovare un serio professionista, di quelli bravi.

A mia madre nostro signore l'ha punita con la mia nascita. Sono un figlio irriverente, arrogante, liberticida. L'ho fatta penare parecchio. Adesso che gli anni sono maturati il rapporto è diventato disteso, scherzoso. Qualche volta anche rabbioso... ma con rispetto.Non manco mai di dirgli che infondo un figlio come me è un premio:
Queste sono le umiliazioni che quella santa di mia madre deve subire...
TVB ♥

E già, sono comunista. Alcuni mi dicono di non dirlo troppo in giro, ma io lo grido con orgoglio. Sono comunista perché non voglio vincere per vincere, ma voglio vincere per gli altri, per tutti. Lo sono perché nel mio vocabolario la parola giustizia è sotto la lettera A. Lo sono perché i miei valori non sono in banca, li ho nel cuore e nella testa. Lo sono anche perchè mi piace stare dalla parte degli ultimi, dei diversi. Sto con la gente che paga il bollettino a fine mese a fatica, che fa la revisione o l'assicurazione maledicendo il creato. Lo sono perché le donne sono importanti e sono anche libere di prostituirsi se lo scelgono. Lo sono semplicemente perché sono onesto.
SI', SONO COMUNISTA PERCHÉ SONO TUTTO QUESTO!

Ogni tanto mi manca da togliere il respiro.

Non credo a chi ti ama, ma non ti perdona. Se non ti perdona, non ti ama. Ecco tutto.

In preda al dolore, non tenendo cura del momento di poca lucidità, ho sbagliato a definire una persona per quello che non è... ma il cuore ogni tanto ragiona al posto della materia grigia... E Chiedo sommessamente scusa a quella persona, confermando che penso solo cose belle su di lei.

Avete presente quei giorni dove nemmeno i maya avevano pronosticato tanti tragici eventi concentrati tutti in un solo giorno? Non lo avete presente... Allora: Situazione sentimentale finita. I miei quasi 33anni si sono presentati oggi, dandomi il buongiorno con un mal di schiena al limite del suicidio. Un mal di testa misto a mal di denti, che può passare solo con l'uso della morfina!!! Detto questo la giornata può solo migliorare... SPERIAMO.

Ecco il gruppo di MATTI che ieri sera imperversava con innumerevoli cazzate al pub di S.Lorenzo.

E come capita spesso a S.Lorezo, la madama di porta via qualche pusher.
Ed ogni volte c'è una sorta di sollevazione popolare. Avvolte condivido, altre meno.

Ogni tanto credo di aver rapito qualcuno, e poi mi accorgo di essere stato rapito.
M'è venuta la sindrome di Stoccolma al contrario. Tutto si concentra su un nome, un volto, un profilo e un desiderio. Credevo di non andarci sotto, io che per primo ho pensato di aver rapito e conquistato, ma sono io ad essere stato rapito e conquistato. In amore non esistono leoni e gazzelle... ne ho le prove, cazzo!

Io non sono un principe. sono sgraziato, non ho lo stile di un nobile e tanto meno ho l'aria del perfettino. Però non sono nemmeno un rospo, delle volte sono dolce pure io. Sono un coccolone senza speranze e udite, udite, sono anche romantico. Sogno di una pricirospa per tutta la vita e di serate a lume di candela alle fraschette d'Ariccia. Sogno di baci senza tregua fino all'alba, lo so che è stupido, ma da qualche giorno spero tanto che tu sia la mia princirospa per sempre. Quando t'ho vista, quando ci siamo baciati e quando ci siamo fermati in quel posto bellissimo, anche un princirospo come me, ha sognato da principe. Il sogno era che vorrei svegliarmi tra tanti anni con te, e coccolarti come la prima sera che ci siamo visti.
Dal tuo princirospo, cri cri cri e dal tuo principe un bacio ♥ SMACK ♥

E questo video è fresco, fresco. Il tanto desiderato amico, c'ha fatto una sorpresa inaspettata, si è materializzato nel quartiere nostro. Ieri ci siamo ritrovati nell'hotel dove lavoro e non potevamo non cazzegiare. Ovviamente sono le classiche chiacchierate maschili da bar, quelle di cui dopo ci si vergogna un po. Ma tant'è che beccateve sto spettacolo trash.

Dalle mie parti il fancazzismo viaggia su onde medie. Nel quartiere dove vivo è pieno zeppo di gente fantasiosa, folle e divertente. Tra questi, c'è un amico che noi tutti lo soprannominiamo il cafone. Per tutti noi un mito vivente! Nel video prendiamo per C. un amico che è emigrato in spagna...

Avete presente quei siti simpatici, dove potete mette la vostra faccia su dei personaggi famosi, o su dei video divertenti. Beh, eccone uno fatto qualche tempo.
Ogni volta che lo vedo mi sganascio dalle risate! Sono tutte le facce dei soggetti che si dichiarano amici miei!

Il cambio stagione è una di quelle cose che mi mette il sorriso. Voi vi chiederete perchè? E io vi rispondo che spesso, mi ritrovo cose che non ricordavo di avere, ed come se le riacquistassi di nuovo. In tutto questo, poi esce fuori tutto il mio amore per l'abbigliamento e per lo shopping in genere. Infondo lo dico sempre, che so donna inside!

In una serata dall'andamento etilico, mi trovai con la mia sorellina a cazzeggiare come non mai. Noi siamo una coppia imperfetta, ma tra gli imperfetti siamo perfetti... ma che ho scritto!

Non ha ancora un viso, un nome, ma so che arriverà.

Quando penso alla rudezza di certi uomini, dubito che io lo sia. Non amo i peli, non mi piace il maschilismo o la guasconeria da ritrovo di gruppo. Uso creme, mi depilo e sono abbronzato tutto l'anno. Non mi piace parlare in modo volgare e non mi piace lo scherzare con le mani. Spesso mi capita di essere un po come Jack Frusciante, sono uscito dal gruppo. In un'insolita veste, o sveste, pubblico una foto di stamattina, non è da me, lo so! Ma rende bene l'idea del mio modo di essere.

E dopo una giornata passata a registrare fatture, fare ordini e stare a presso ai clienti, vi auguro una dolce notte a tutti.

Quasi tutti hanno avuto: La varicella, la tonsillite, la febbre e la fine di un'amore. Tra tutti, l'ultimo fa più male degli altri, e nemmeno vale affidarsi al paracetamolo o all'aulin, non c'è storia, si soffre, punto! Chissà poi perché, quando finisce un'amore, ci si sta così male... Ad essere franchi fino in fondo, le storie(quasi tutte) non finiscono mai nel giorno in cui ti viene detto. C'è un tempo di logoramento precedente: sapete quel periodo dove il sesso è una chimera, dove non c'è un bacio o una carezza manco a pagare oro, la fine è proprio quella. Il giorno che ti viene detto, è solo una costatazione di fatto già compiuto. Allora ai sofferenti d'amore dico: Ricordatevi almeno gli ultimi 3 mesi, fatevi un bel bicchiere di stock84 e riprendetevi ciò che vi spetta. I tre mesi d'inferno vanno riguadagnati tutti.

Fermatevi un minuto, uno solo. E pensate ad una serata fantastica, in un ristorante intimo e una donna che avete appena conosciuto. A mala pena di lei sapete solo il suo nome e nient'altro. E' seducente, e ha tutto c'ho che vi piace: il suo profumo, lo sguardo, la voce e la capigliatura corvina che le scende sulle spalle. Poi arriva il dopo, c'è un portone, quello di casa vostra, la fate salire con la scusa di un caffè o un drink, giusto per raggiungere il desiderio... Tutto questo per dirvi -in molte parole- che io vorrei che il dolce sesso fosse accompagnato da queste note.

E con la voglia simile al condannato che si accinge ad andare dal boia... vado a lavorare. Una pioggia di kissini sparsi per tutti!

Ogni tanto capita che faccio il turista a casa mia. A Roma, le cose cambiano in fretta, talmente in fretta che la via dove abito, dal giorno alla notte, cambia del tutto.
C'è un nuovo comprensorio, nuovi negozi e nuove facce. Il bello è che oggi, girando un po, ho trovato strade alternative per arrivare in 5 minuti al lavoro, capita anche questo... Un semi buongiorno a tutti!

C'è stato un tempo in cui i telefilm erano acqua e sapone. Le storie erano leggere e potevano benissimo essere estratte dalla realtà quotidiana di ognuno di noi. Si viveva sicuramente meglio, tutto era in salsa tricolore, e Hollywood era solo fuffa da cinema. Mi manca quel periodo, facevo il militare di leva e tra la noia e la naia, in tv guardavo college, classe di ferro e i ragazzi della 3 C. Ahimè, le cose perdute non tornano più, dunque accontentiamoci -con un po di malinconia- di questi video ricordo a mo di cammeo.

Passano gli amori, passano i finti amici, passano le incomprensioni e le litigate. L'unica cosa che non passa è l'amicizia che ho per te. E in un momento particolare ti penso il doppio e qualsiasi cosa io possa fare per te, di consentito e non, io lo farò.

E mica l'ha prescritto nostro signore, che debba sempre essere accondiscendente e carino nei confronti della clientela. A certe richieste, il vaffa sfocia spontaneo ed è pure lecito gridarlo. Se poi, il tutto è anche accompagnato col piacere perverso di comprare la mia dignità per due baiocchi, al vaffa si aggiunge un sontuoso stronzo. Con certe persone non servono gli educandi e i bravi ragazzi, e che vadano pure a farsi fottere quelli che dicono che non bisogna abbassarsi ai loro livelli. Io mi ci abbasso, eccome! A tanta tracotanza, supponenza e boria, rispondo con altre tanta tracotanza, supponenza e boria. In genere è 3-0 per me. Come l'ultimo dei cretini che ha osato mancarmi di rispetto. Il cliente non ha sempre ragione...

I sogni di mattina presto hanno un suono, e il merlo che mi canta sotto le finestre deve necessariamente sentirli. me li interrompe sfumandoli sul più bello tutte le volte. Al pennuto non gli piacciono i miei sogni. La mattina, presto, sei già bastardo.

Guardate che tagliatelle al ragù de cinghiale che v'ho fatto...
io c'ho l'arte cuLLinaria insita in me. altro che gambero rosso,
questa è cucina d'alta classe, mica robetta così, butta lì tanto pe fa.
Donne, io so da sposa su du piedi, sapevatelo!!!
Dopo questo, 10 minuti di vergogna!

Ai meravigliosi lettori di questo blog, auguro una bellissima serata, magari accompagnata da un'ottima cena e dell'ottimo vino, e suggellando la fine della serata con il dolce fare l'amore. Insomma, stasera vi lascio con la tastiera, ma mai col cuore. A domani.

Non saranno mai spesi abbastanza caratteri per far capire il valore pionieristico di questo musical, che tanto ha fatto parlare e sparlare in tempi molto sospetti. In alcune parti del mondo ha azzerato dogmi e preconcetti duri a morire. Da adolescente lo guardavo assiduamente, ed ero preso da Frank, dalla sua voca e dai quei costumi bizzarri, che al solo pensiero di ritrovarmici dentro, avrebbe creato ilarità ai più. Ebbene, io ve lo consiglio vivamente di guardarlo almeno tre volte, e vi assicuro che qualche crepa in voi la noterete. Dunque buona visione...

E' morta Liz Taylor. Molti diranno che era in età matura, quasi normale che... Ok, sono uno che soffre per la fine dell'unicità delle cose, quelle che tanto per capirci una volta perse non le rivedrai più, almeno in vita. Gli occhi viola non sono da tutti, forse è un particolare che sfugge a molti, ma non li rivedrete più e dunque siamo tutti più poveri.

E' come se tutto il mondo fosse su un binario parallelo a quello in cui mi trovo io. Il problema è che non ho nessuna intenzione di saltare sul loro convoglio. Testardo e zuccone continuo ad aspettare qualcuno che abbia voglia di prendere la mia mano e camminare insieme a me nella mia direzione. Sono consapevole che i pecoroni vivono più sereni, ma di belare non ne ho proprio voglia.

Arriverà un giorno in cui tutto questo finirà e si vivrà d'amore. E si farà l'amore, tra le note della chitarra di Jim Morrison... I missili, le bombe intelligenti e gli stealth, saranno solo un triste ricordo di tempi lontani.

Ho un'insana passione antropologica per questa donna. Eppure l'eta e l'epoca non coincidono con i gusti e il desiderio sessuale del mio tempo... C'è un'era di differenza tra noi, ma non so perchè quando vedo la sua immagine o un'intervista, i miei occhi si perdono su di essa. E' il mio desiderio erotico è svilito, perché so che non potrà mai essere soddisfatto. Ci dividono diversi gradi di casta, e poi ormai la vecchiaia ha sfiorito il suo sguardo, la sua bocca(tra le più sensuali che abbia mai visto e baciato), e quel sorriso seducente poi... Ma una piacevole chiacchierata con la donna che per me, rappresenta il fascino e la femminilità in senso stretto, non me la perderei mai.

La conoscete le leggi di Murphy? ...Quella che per capirci dice: "Se qualcosa può andar male, lo farà!". Cazzo-cazzo, se è vera! Mai come stasera m'è tornata in mente, rimbombando da un'emisfero all'altro delle membra. Mai successo poi, che in un colpo solo in hotel si rompessero quasi tutte le centraline antifumo, i condizionatori s'impallassero simultaneamente, e il centralino impazzisse di botto! Tutto rigorosamente insieme, quasi che qualcuno m'abbia fatto il malocchio. Magari devo dare i soldi a qualcuno, o i troppi accidenti per strada stanno dando i loro frutti. Che debba prendere in seria considerazione di andare a farmi vedere da un'esorcista? Chissà, è un buon motivo per aggraziarmi nostro signore, visto che forse è INCAZZATELLO con me per il mio ateismo spinto. Forse per farmi arrivare a domattina, bastano quattro ave Maria e un pater nostro! Comunque, tutto sembrerebbe rientrato nei giusti termini. Ho quasi paura di buttare la testa sul cuscino. che il malefico mi protegga, lui per me avrà di sicuro un'occhio di riguardo. Adesso vi saluto e vi mando un'abbraccio, e non toccatevi!

Ho un difetto/pregio che mi riconosco, sono ancora uno che si chiede se quello che fa lo diverte, lo intristisce, lo reputa giusto o lo trova sbagliato. Ecco, mi sono accorto dopo un po che usavo twitter, che è un gioco single player, per cui non è attinente al mio modo di essere. Ho deciso, di metterci il punto. L'unico rimosro è una sola persona di nome Sabrina o sabrarola, ci leggeremo comunque! Adieu.

Beh, mio caro amico: le chiacchiere e i fatti stanno a zero. Le nostre incomprensioni sono sempre dietro l'angolo. Io e te, siamo un miscuglio di differenze che non si mischiano. E tra un'offesa involontaria, un comportamento non capito, stiamo sempre lì a chiederci il perché della nostra amicizia. Me lo sono chiesto spesso nell'ultimo periodo, ma non trovo una risposta adeguata per darmi una spiegazione. Credo che alcuni si scelgano, punto e basta. E in questo momento di distacco da te, il saperti in difficoltà, nonostante tutto mi lascia preoccupato e pieno di voglia di allungarti una mano e dirti che ci sarò sempre, anche se tu non ci sei stato.

E te lo dicono in tanti: "Ogni scarraffone è bello a mamma suia". In effetti, io non sono la mamma, ma il suo papa. E nel contesto vale anche per me. Non è lei a darsi un tono per essere mia figlia, ma sono io ad assumere valore essendo suo padre. La mia donnina, l'unica donna che amerò per sempre, è la cosa più bella che ho mai avuto in assoluto. E non importa se ci vediamo poco, l'importante è che quando ci vediamo è magia, e lo è sempre!

Devo dire, che in fatto di goliardia e fantasia, gli italiani non sono secondi a nessuno... Guardate questo tizio, ad esempio, come a speso i soldi della liquidazione... Per me costui è un mito, e se me lo trovassi davanti gli elargirei una caterva di complimenti e dichiarazioni di stima! BRAVO

Facciamo del sano proselitismo, accompagnato da un'altrettanto campanilismo, eppure spinto. Beh, alla squadretta che si arroga di aver portato il calcio a Roma, gli ricordo, anzi, gli ricordiamo che a Roma loro sono ospiti, e devono pagare la tassa sul turismo. E l'ultima postilla, a chiosa di tutto... siete i più vecchi, e la natura se fa il suo corso dovreste essere i primi a morire, metaforicamente parlando s'intende.

E già, ieri lavoravi e io no. E sempre ieri, sono uscito a svagare la mente e le fatiche. Ma tutto mi parlava di te, il tema della serata è stato il tuo nome e il pensiero fisso ricorrente, tu. Quando tutto verte così, una persona inizia ad essere importante e non ne puoi fare a meno. E io te lo dichiaro con tutto me stesso: non posso fare più a meno di te, dei tuoi baci, delle tue coccole e delle bellissime chiacchierate fatte insieme. Tutto questo, mi basta per dire che non ti voglio per un giorno, per una settimana o un mese. Io ti voglio per sempre, Giada. E ti voglio tutta per me, voglio rubati tutto il bello e voglio ubriacarmi della tua presenza, senza perdere nessun particolare. Tu, ruba il mio tempo, i miei sguardi, le mie parole e il Riccardo migliore degli ultimi 32 anni. Ti consegno me stesso, sono tuo. Ti amo.

E' capitato tutto per caso, in un finale di serata che stava finendo con malinconia. Una di quelle sere senza grandi pretese, fotocopia di tante altre già vissute. Ma complice il cornetto al cioccolato, tu eri nella stessa pasticceria dove mi fermo solitamente prima di tornare a casa. Eri lì, e appena sono entrato ho fermato il passo. Ti ho guardata. Gli sguardi si sono incrociati, e subito ho capito che mi piacevi. M'hai sorriso e io con un secondo di ritardo ho ricambiato. Ero perso, quasi inebetito, incapace di avere una reazione da maschio vissuto. In fondo, nessuno è abbastanza bravo, quando ha di fronte la persona che gli piace. Abbiamo scambiato due parole, ma direi una bugia se ti dicessi che me le ricordo. Ricordo solo gli sguardi, i tuoi occhi e quell'espressione dolcissima, e stanca. E poi ci siamo salutati, ormai avevo già pagato e non avevo più scuse per rimanere lì con te. Speravo che il pasticcere ritardasse come al solito, ma quella sera no! Non potevo non rivederti, farla finire così, e con un'insolita botta di coraggio ho affrontato la presenza della tua amica. Ti ho chiesto, senza argomentare troppo, il tuo numero. Quando me l'hai dato il cuore si stava per infartuare a soli 32anni. E poi quell'appuntamento, l'ansia di rivederti presto, insieme alla paura di vederti e di dover mettere in fila quelle quattro parole che servono a far capire un sentimento... C'ho provato, e tu hai sorriso, e tra il ridere della mia goffaggine e complice una serata romana tra le più belle che ho vissuto, è partito il primo bacio, seguito da una lunga serie interminabile di tanti altri. E quella smania di rivederti, per capire se tutto era come l'abbiamo vissuto... Sì, la paura m'aveva preso e il bello che non ho dovuto aspettare troppo per una conferma, è bastato il giorno dopo. E da ieri la mia voglia di te è cresciuta. Spero che sia l'inizio di qualcosa di bello, di profondo. Ti dico -come t'ho detto ieri- che provo dei sentimenti per te, e tu se li vuoi prendili, ma rispettali e curali. Come io farò con te.

Mi sono talmente abituato a scrivere nel limite dei 140 caratteri di twitter, che ormai se devo scrivere un testo come si deve, ho delle serie difficoltà. Dopo un po, ti accorgi che twitter ti limita in fantasia, e nell'esprimere la complessità dei concetti. Alcune cose meriterebbero di essere più approfondite, curate e i 140 caratteri di twitter son pochi per farlo. Allora stasera, ripensando alla necessità di ritornare un po all'antica, mi sono ripromesso di scrivere di più e migliorare questo blog, che sta in fase di decadenza. Dunque la nuova parola d'ordine è: Niente fumo, ma solo arrosto! Tanta ciccia si prevede nei prossimi giorni: nuove idee e una serie di rubriche tematiche. E usando una pratica twitteriana, il tag #WorkingInProgress ci sta come il cacio sui maccheroni, ed è l'incipit del blog dei prossimi giorni.
Alla prossima...

L’amore è facile per definizione. Se è difficile non è amore, è un’altra cosa. Magari altrettanto interessante e potenzialmente ricca d’insegnamenti, ma di certo non amore. Fatevelo dire da un tizio che passava di lì per caso, del quale non sapete assolutamente nulla.

Le parole con cui io ti ho lasciato sono le stesse parole con cui tu mi hai lasciato. Sono quelle scontate, banali, di chi non sa che parole usare. Sono le parole che usano tutti. Sono gli Scusa e i Mi dispiace. Sono le parole stupide che speri di non dover dire più. Sono le pause tra una parola e l’altra. Sono i sospesi di un pensiero testardo che non demorde. Sono le parole dette una volta sola oppure sono le parole dette tante volte, perché a volte le parole non bastano. Sono le parole di chi dice «E’ colpa mia». Sono le parole più odiose, sono le parole di una telenovela brasiliana di quarta categoria. Eppure, sono parole tue. E pensare che mi piacevi. Sono le tue ultime parole mie.

"ogni tanto fai spavento
prendi tutto e non ti fermo
amor che nulla hai dato al mondo
quando il tuo sguardo arriverà
sarà il dolore di un crescendo
sarà come vedersi dentro
quando quest’alba esploderà
sarà la fine di ogni stella
sarà come cadere a terra"

Dedicato a una twittera dolcissima...

Ma quante cose mi mancano? ad esempio gli occhi di quella persona, ma più che altro lo sguardo. E so bene di non rivederlo più, ma devo andare avanti come un trattore e vedere altri occhi, altri sguardi senza più pensare. E adesso sono nella mia tana a ricordare l'ultima serata, gli ultimi conoscenti e di gente che con me non centra niente. Se solo avessi dato il tempo e il modo, ti saresti accorta dell'oro che in me. Non sono affatto di bronzo, almeno lo sembro, ma non lo sono. Vivrò altre storie o semistorie e non sapremo mai come sarebbe potuto andare se ci fossimo dati una possibilità. Non amo la donna che ho baciato ieri, ma è l'opportunita che si è creata dal nulla e dal nulla sparira come le cose senza senso di questo strano periodo che passera in fretta.
Notte diario.
Onlyheart78

Alla fine tutti cercano coccole e delle volte le coccole c'è le prendiamo dalle persone sbagliate, ma non ne possiamo fare a meno. Sarà certezza o solo un rimorso? Boh... Nel frattempo vivo di errori e di coccole rubate, qua e là.
Notte diario.

E se fosse per sempre questo battito...
E se fosse per sempre questo pensiero...
E se fosse per sempre io ci sarò....

Stasera mi disprezzo, mi disprezzo perché tra il niente e qualcosa mi sono accontentato e mi sto chiedendo il perché... Non è ciò che voglio, non mi riempie il cuore, non mi da sorrisi, eppure ho accettato di rivederla. Domani doveva essere un giorno perfetto, io, chiara e la recita e poi una serata a vedere le facce rassicuranti di Giulia e Momo. E' un periodo che non va, non gira niente e faccio tutto al contrario. Mi dico che passerà, ma quando? E' troppo tempo ormai, che vegeto sui binari sbagliati, che prendo strade incerte e non rischio più. L'usato garantito è una scorciatoia per l'infelicità e io l'ho imboccata a 200 all'ora. Devo ammetterlo, mi faccio schifo stasera. Speriamo che la notte sia clemente, quasi consolante. Magari domani mi alzo e cancello tutto.

E con questa faccia strafatta, o strafica, saluto il mio diario.
L'unico luogo che ancora non mi giudica, non emette sentenze e mi vede per quello che sono, poco o tanto che sia. Siamo io e te e tutto il mondo fuori.

E sì che con te il tango lo ballerei di fronte a tutti... sarei ridicolo come pochi, ubriaco dei tuoi occhi e delle tue labbra. Sarò innamorato come poche volte capita in vita, e di sicuro sarei il maschio più idiota che ti sia mai apparso davanti. Parlerei a stento, ti osserverei inebetito e scuotendo la testa annuendo a non so cosa. Quando t'incontrerò sarà così, sarà un uomo che ritorna bambino. Non so dove sei, ma sbrigati per favore!

Quando si vive da soli capita che uno avrebbe voglia di dire qualcosa, ma non lo può dire essendo, appunto, da solo. A meno che uno non parli da solo. Come faccio io alcune volte, per dire. Ok, lo ammetto, ogni tanto mi capita di parlare da solo. Al momento solo fra le mura di casa, ma non escludo che in un futuro non troppo lontano possa succedere anche da altre parti. D'altra parte, essendo io in età non proprio adolescenziale, può essere che faccia fatica a tenere a freno una eventuale arteriosclerosi.
I discorsi che faccio con me stesso sono, di solito, abbastanza corti in quanto trovo parlare con me stesso, molto noioso. Per cui mi limito a frasi di circostanza:
cosa mangiamo oggi? E lo chiedi a me? Guarda cosa c'è nel frigo e non rompere le palle. Lo sai benissimo cosa c'è nel frigo: niente. E allora che vuoi? Vai al supermarcato e fai la spesa. Si, ma poi chi cucina? Non dirlo a me, lo sai che odio cucinare. Anch'io. Andiamo a mangiare fuori? Ok, andiamo.
O anche: dovrei fare la lavatrice. Falla domani. Non ho più mutande. Vai a comprarne due o tre paia. Ne ho seimila paia, non posso comprare mutande ogni giorno. Ok, allora fai la lavatrice. Bene, la faccio.
Solo che capita a volte che il ragazzo del piano di sopra, mentre scende le scale mi sente parlare e quando mi rivede si informa:
-ti ho sentito parlare, mentre scendevo. Eri con qualcuno?
-No no, parlo da solo.
-Ah. Ecco.
Che la gente quando sa che parli da solo ti guarda strano. Mi sono sempre domandato come mai uno che parla da solo viene considerato una sorta di demente. Voglio dire: se non ho nessuno nei paraggi ed ho voglia di parlare, che faccio? E' un po' come quando scappa la pipì: se non c'è un bagno nei pressi, mica te la tieni: cerchi un albero, un angolo, un posto un po' nascosto e la fai lì. E allora, scusa, perchè per parlare non dovrebbe essere lo stesso? Ho voglia di parlare, non ho nessuno intorno, parlo da solo. Embeh?
Negli ultimi tempi ho anche escogitato un altro metodo: parlo con la televisione. Ti spiego: accendo la tele ed aspetto il tg. Quando vengono date le notizie, intervengo io. Tipo:
-signore e signori, buonasera. Tragico incedente, questa mattina, nei pressi di Gioia Tauro. Una macchina si è schiantata a forte velocità contro il guardrail.
E qui intervengo, perchè per parlare con la tele ci vuole tempismo: azz. Ci sono stati morti?
-Tre morti e un ferito, il tragico bilancio.
Capisci? Il trucco sta nel chiedere quello che al novanta per cento verrà detto dopo, in modo che il tutto sembri un dialogo quasi sensato.
E insomma.

Ma quante volte c'è lo siamo detti, per poi scoppiare a ridere come folli?
Sì, esatto! Proprio io e te, cioè noi, ma che idea folle è! Sì, un bacio, tutto qui o forse no, ma non ridere! E poi, il passo successivo è sempre ridere e ridere, come non si fa tra chi si ama profondamente. Siamo così: un pò amici, un pò amanti, un pò tutto. Gelosi da matti, ma di niente. Rubando giornate improvvise, passeggiate mano nella mano senza pesantezza, senza quel dovuto che ci fa stare bene e male. Chissà se un giorno, tra il serio e il faceto, sarai la mia donna e io il tuo uomo... Aspettando il tuo ritorno, ci lasciamo con la non soluzione delle ultime cose dette... amica mia, ragazza mia, compagna mia, nemica mia.

Ci sono momenti in cui siamo irrequieti, altri in cui siamo pacati. Poi ci sono i momenti che abbiamo diviso insieme, ci tenevamo per mano e ci facevamo compagnia. Stasera non sei qui. Stasera tutto di te mi manca, anche il respiro, buona notte ovunque sei.

S'erano dette troppe cose, senza un filo logico, così tanto per dire.
Per riempire un vuoto, una mancanza di non so cosa. E poi non si da peso alle parole e alle persone, ma le parole contano: quelle dette, quelle non dette, quelle che andrebbero dette anche quando si ha paura e non si lascia andare il freno a mano. Ci vuole cura, delicatezza e attenzione dei particolari e delle sfumature. L'età insegna strada facendo, le cose si sanno solo un passo avanti, quando ormai l'hai fatto. Ma mai come oggi, l'insegnamento è che le parole hanno un senso e un peso, solo se dette da una persona di valore. Scontato, vero? Eppure non è così, e a mio malgrado faccio la mia solita costatazione amichevole a mo di cid. E stavolta lo scrivo qui, nel mio diario, per ricordarlo in tempi futuri: "Le parole prendono valore solo se dette da persone di valore". E qui si mette il punto, ad un'esperienza da non ripetere. Bisogna volersi bene nella vita, io me ne voglio.

Mio nonno era un uomo scheletrico, tempestato di muscoli e nervi, concentrato in un metro e sessanta d'uomo. E' cresciuto a pane e lavoro e considerava le ventiquattrore qualcosa di limitante. Avrebbe voluto lavorare senza soluzione di continuità. Godeva di ottima reputazione e considerazione da parte di tutti. Quando passava per le vie di Cagliari con me, notavo lo sguardo compiaciuto di chiunque lo salutasse. Era schivo con i figli, coi fratelli e addirittura coi nipoti, ad eccezione di me e mio fratello. La sua considerazione per noi, ingenerava spesso gelosie tra glia altri cugini: Non si capacitavano di come un uomo abituato a non regalare nulla a nessuno, di colpo si scopriva generoso come pochi, ma solo con noi. Una cosa bella che ricordo di lui, è stato un mio compleanno, me lo ricordo come fosse oggi: si avvicino a me e tiro fuori 1000 lire, e mi disse con una voce rude: << Spendili bene, che devi arrivare al prossimo compleanno>>. 1000 lire erano poche anche all'ora, ma il mio regalo era il suo sguardo felice e premuroso, di chi ti stava regalando molto. Questo mi manca di lui: Quel dare, per amore di dare, facendolo onestamente. Senza quelle finte generosità imposte per grado di parentela. Lui era così e per questo nonostante sia passato molto tempo dalla sua morte, rimane indelebile nel mio cuore e nella mia testa. E lo sarà per sempre.

E sì, già. Io penso al letto, il posto magico, compagno di avventure e di sventure.
E sprofondando in tanta morbidezza, Tra il caldo del plaid e il cuscino morbido, i miei pensieri distonici sono di una durezza granitica. Aspri come solo i limoni acerbi sanno essere. E proprio assorto sul letto, il pensiero era rivolto a Dio(anche se non ci credo), al modo di creare degli ottimi individui e di rovinare tutto con l'incedere della vita. Tutti partono belli e la vita l'imbruttisce. La vita cambia, e cambia pure le persone e le persone diventano ciò che vivono. E tutto il male vissuto, glielo leggi nei non sorrisi, nella spensieratezza persa e dalla non voglia di rischiare, di chiede affetto e di urlare che hai bisogno d'amore. La vita è l'inferno e la morte il paradiso, questo è il cinico pensiero partorito, in una mattinata svogliata, immerso nel lettone.

Ogni tanto mi chiedo se la costanza è un dono divino o qualcosa che s'impara. Magari, in quei manuali pratici della vita, scritti da i new-guru del genere che va tanto di moda negli States, i coach life. beh, ecco, tutto sommato non ho mai trovato nessun giovamento pratico in questi manuali che ti dicono "fai questo è sarai felice". E no, cazzo! proprio no, perché i buoni consigli uno è perfettamente in grado di darseli da solo. Non serve il pezzo di carta in strizzacervelli. Basta un po d'impegno e BUONA VOLONTA': Eppure, anche sapendo che è giusto fare certi sacrifici, per ottenere certi benefici, sembra che la vita uno se la voglia proprio rovinare a tutti i costi. Il mio più grande cruccio, il mio "io odio io", è quando rimando, posticipo cose che potrebbero rendermi felice. E' male di molti, perchè molti(come me) sono sfaticati. L'amore è impegno, le relazioni costano di parole, di tempo, di voglia di darsi... Ma è il fare che uccide sempre la voglia, che poi c'è, ma non c'è paradiso senza impegno. E a conguaglio di tutto, mi accorgo che potrei essere felice al quadrato, se solo ci mettessi tutto me stesso in ciò che faccio. Devo sbrigarmi a contemplare di meno e a praticare di più.

Era un giorno strano, avevo preso un giorno di ferie ed ero impaurito. Pieno d'attesa e di domande senza risposte, come se non fosse la cosa più naturale del mondo. Stavo li, fuori ad attendere insieme ad uomini tutti d'un pezzo e già vissuti a dovere. Io sbarbato, con gli occhi sgranati e senza barba, seduto sguaiatamente in un angoletto della sala d'attesa e nessuno credeva che fossi tuo padre, magari uno zio, o forse un cugino, ma non tuo padre. Se lo saranno chiesti in molti che ci faceva un ragazzo solo, in una sala d'attesa per nascituri... e immaginavo come saresti stata: come sarebbero stati i tuoi occhi... se potevi già vedermi... e quando sono stato chiamato, l'hanno fatto tre volte... "Signor Manzo... Signor Manzo... Ma c'è Manzo?",Con un filo di voce ho detto: "Sì, sono io"... non sono abituato ad essere chiamato signore e forse l'unico giorno in cui mi sono sentito davvero signore e quando t'ho vista e quando mi hai stretto il dito nella tua manina. L'amore è questo, è solo questo, tu. Ti adoro Chiaretta, per sempre.

Io che non metto foto su fb perché non amo apparire, io che i sentimenti vorrei vivermeli da solo, al massimo in due. Io che riesco a tenere un segreto e sempre io che riesco ancora ad essere umano nonostante tutto. Io che vorrei dare tutto senza gli occhi indiscreti di qualcuno. Io che so dare, ma a chi e perché? Non metterò mai più un sentimento, un complimento o un pensiero in piazza. Certe cose le devi dare in silenzio, di nascosto, come si fa con le cose preziose.

I taciti accordi sono delle regole non scritte, che vigono tra persone che si stimano o si conoscono. In altri casi, è solo una soluzione non belligerante tra persone che non riescono a scambiarsi nemmeno un ciao. A tutto ciò si aggiunge una terza categoria: Ed è tra quelle persone che si piacciono, ma hanno una difficoltà ad essere espliciti nel mostrare i propri sentimenti. E il tacito accordo che c'entra? La risposta è in quella regola non scritta chiamata paura, paura di rovinare un'amicizia e che nega la possibilità di avere un pezzetto di paradiso, in nome di una finta amicizia. Oggi avrei voluto mandare all'aria i taciti accordi. Rompere gli indugi e rischiare l'inevitabile. Avrei potuto accennarti un noi: cosi' come fanno gli adolescenti in stato di cotta. E poi chiederti se anche tu per un momento hai provato le mie stesse emozioni e se provandole hai avuto voglia di andare oltre. Di provare se le cose da vicino, confermano le cose lontane. Chissà? Il mio non detto te lo dico qui, lontano, dove non potrai leggere. Te lo urlo che mi piaci, che sto bene quando scambio un pensiero con te. Vorrei averti a un metro da me e stringerti tra le braccia. Vorrei... ma il mio urlo è afono e non ti arriverà mai. Ha vinto il tacito accordo, hai visto? la paura ha rivinto, ma non ha vinto il cuore. Il mio.