Pigrizia, sentimenti, spossatezza e inquietudine.


Ogni tanto mi chiedo se la costanza è un dono divino o qualcosa che s'impara. Magari, in quei manuali pratici della vita, scritti da i new-guru del genere che va tanto di moda negli States, i coach life. beh, ecco, tutto sommato non ho mai trovato nessun giovamento pratico in questi manuali che ti dicono "fai questo è sarai felice". E no, cazzo! proprio no, perché i buoni consigli uno è perfettamente in grado di darseli da solo. Non serve il pezzo di carta in strizzacervelli. Basta un po d'impegno e BUONA VOLONTA': Eppure, anche sapendo che è giusto fare certi sacrifici, per ottenere certi benefici, sembra che la vita uno se la voglia proprio rovinare a tutti i costi. Il mio più grande cruccio, il mio "io odio io", è quando rimando, posticipo cose che potrebbero rendermi felice. E' male di molti, perchè molti(come me) sono sfaticati. L'amore è impegno, le relazioni costano di parole, di tempo, di voglia di darsi... Ma è il fare che uccide sempre la voglia, che poi c'è, ma non c'è paradiso senza impegno. E a conguaglio di tutto, mi accorgo che potrei essere felice al quadrato, se solo ci mettessi tutto me stesso in ciò che faccio. Devo sbrigarmi a contemplare di meno e a praticare di più.

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