L'amico di sempre.

Non saremo mai uguali. A te piace il nero, a me il bianco. Tu sei multietnico, io no. A te piace il sushi, io preferisco una rustica carbonara. Per non parlare poi di donne. Cosi' lontani e cosi' vicini. Manco fosse scritto in una sceneggiatura kafkiana. Il paradosso è, che ci vogliamo bene per il gusto del paradosso stesso. E c'è e ci sarà sempre un rapporto speciale, non conforme, che fa di te e di me, due amici inseparabili. Il tuo ritorno in Italia è prossimo e già maledico la ripartenza. Roma senza te, ha un sapore diverso. Dopotutto, i pezzi unici non li fanno mica con lo stampino. Infondo è meglio sia cosi'. Non te lo dico e non lo dirò mai. Il tuo non essere presente, ha cambiato molte cose in me. La prima fra tutte è il senso di solitudine che vivo. La solitudine non me la facevi provare. Adesso la contemplo. Se leggerai questo post, capirai il bene che ti voglio!

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